La fotografia e altre, microscopiche, tracce
La fotografia e altre, microscopiche, tracce
Realtà e finzione. Sogno e ironia. Fantasia e racconto.
Le tracce si incontrano, si accavallano, si incrociano e giocano tra loro, apparentemente senza una logica.
Un soldatino offeso perché inconsciamente dimenticato sul fondo di un cestino d’asilo le cuce a suo piacimento e, allo stesso tempo, lascia a chi legge la possibilità di ricercare una propria logica, libero di muovere le trame avanti e indietro nel tempo e nello spazio per ricostruire una storia come più gli aggrada. Libero di interpretarne i segni come il gusto suggerisce e l’immaginazione ispira.
Il gioco e la serietà scherzano tra loro, in un insieme di ricordi, quadri fantasiosi, scorci di città, di avventure, di avvenimenti e (ovviamente) di episodi di basket.
Non resta che chiederci dove finisca la fiaba e inizi la verità...
Renato Peruzzi è nato a Cuneo nel 1954. Laureato in Scienze Politiche all’Ateneo torinese, ha ricoperto incarichi da dirigente presso il Comune di Cuneo.
Si è occupato di basket prima come giocatore e poi come allenatore di vari settori vivendo il periodo dell’affermazione e dello sviluppo di questo sport nella città tra gli anni ’60 e ’80.
Tracce. Un mondo di palla a spicchi (Nerosubianco, 2018) è stato il suo esordio come autore di racconti.
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