I due doni e altre novelle orientali
I due doni e altre novelle orientali
Leda Rafanelli (Pistoia 1880-Genova 1971) è stata scrittrice instancabile, editrice, attivista politica, appassionata della cultura araba e delle arti esoteriche. Anarchica e musulmana, femminista e pacifista, anticonformista fino alla provocazione, Leda amò l’Oriente, la sua civiltà e i suoi popoli: se il suo giovanile viaggio in Egitto rimane avvolto nel mistero, le sue consuetudini quotidiane e le sue novelle orientali – delle quali si presenta qui una scelta, collocabile per lo più negli anni Trenta – testimoniano il suo orientalismo antagonista, la sua consapevole scelta non solo di raccontare il mondo arabo in termini del tutto opposti a quelli del rozzo nazionalismo dell’epoca, ma anche di fare dell’Oriente un modo concretamente alternativo di vivere in un mondo consacrato ai valori del profitto, della conquista, della sopraffazione.
LA CURATRICE
Milva Maria Cappellini vive e lavora a Pistoia. Si è occupata di lessicografia, editoria scolastica e di letteratura italiana, in particolare dell’Otto-Novecento e della contemporaneità. Ha curato, tra l’altro, testi di Giovanni Boine, Renato Serra, Geno Pampaloni e Gabriele d’Annunzio, al quale ha dedicato anche studi critici. Per le sue cure, in queste edizioni è apparso nel 2010 il romanzo inedito di Leda Rafanelli Memorie d’una chiromante. Tra i suoi ultimi lavori, un saggio sulla casa editrice Barbèra (La rosa dei Barbèra, Giunti, 2012) e l’edizione commentata della tragedia dannunziana La Nave (De Ferrari, 2013).