Fascismo senza fascismo?
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Anna Dolfi (Università di Firenze)
Monica Jansen (Università di Utrecht)
Mara Santi (Università di Gand)
Silvio Alovisio (Università di Torino)
Alfredo Cottignoli (Università di Bologna)
Giorgio Longo (Università di Lille 3)
Enzo Neppi (Università di Grenoble 3)
Fulvio Orsitto (California State University, Chico)
Vittorio Roda (Università di Bologna)
Luigi Surdich (Università di Genova)
Bart Van den Bossche (Università di Leuven)
Nunzio Zago (Università di Catania, Ragusa)
Antonio Zollino (Università Cattolica di Milano)
Rodolfo Zucco (Università di Udine)
Fascismo senza fascismo?
Rispetto ad altri incontri organizzati o coorganizzati da Luciano Curreri negli ultimi anni in seno all’Université de Liège, ma cercando sempre di coinvolgere tante altre istituzioni e diversi gruppi di studio del Belgio, dell'Italia, dell'Europa e del mondo intero, il convegno Fascismo senza fascismo? Indovini e revenants nella cultura popolare italiana (1899-1919 e 1989-2009) è una mossa più azzardata. Certo, non ambisce a creare una categoria, ché il punto interrogativo del titolo non è messo proprio a caso o per consuetudine. E tuttavia il sottotitolo che lo completa e gli atti che ne risultano vorrebbero provare a sfumare altre categorie, un po' desuete e/o controverse, come quelle di prefascismo e di neofascismo (anche se a nessuno è stato impedito, et pour cause, di servirsene). Con interventi di Curreri, Gigante, Comberiati, Foni, Benzoni, Jacquet, Giudicetti, Gola, Lo Presti, Di Vittorio, Manna, Mastropierro, Palumbo, Versari, Leoni, Orsitto, Burguet, Toppano, Viti, Jansen, Papponetti, Scarlini, Turchetta.
Luciano Curreri (1966) è professore ordinario di Lingua e letteratura italiana alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Liegi. Ha curato e sta curando edizioni di autori otto-novecenteschi per Einaudi, Greco&Greco, Ilisso, Mondadori, Quiritta, Salerno. Di recente ha pubblicato: Pinocchio in camicia nera (Nerosubianco, 2008 e II ed. corretta e aumentata, 2011); D'Annunzio come personaggio nell'immaginario italiano ed europeo (1938-2008). Una mappa (Peter Lang, 2008); Metamorfosi della seduzione. La donna, il corpo malato, la statua in d'Annunzio e dintorni (ETS, 2008); Mariposas de Madrid. Los narradores italianos y la guerra civil española (Prensas Universitarias de Zaragoza, 2009; ed. or. Bulzoni, 2007); Un po' prima della fine? Ultimi romanzi di Salgari tra novità e ripetizione (1908-1915) (con F. Foni, Sossella, 2009); La consegna dei testimoni tra letteratura e critica. A partire da Nerval, Valéry, Foscolo, d'Annunzio (FUP, 2009); Silenzi solitudini segreti. Altre metamorfosi dannunziane (Bonanno, 2011); L'elmo e la rivolta. Modernità e surplus mitico di Scipioni e Spartachi (con G. Palumbo, Comma 22, 2011). Ha esordito come narratore con A ciascuno i suoi morti. Un album di racconti (Nerosubianco, 2010). Di prossima pubblicazione: Il peplum di Emilio. Storie e fonti antiche e moderne dell'immaginario salgariano (1862-2012) (Il Foglio, 2012); L'Europa vista da Istanbul. Mimesis e la ricostruzione intellettuale di Eric Auerbach (Sossella, 2012); Play it again, Pinocchio (Moretti&Vitali, 2012).
Fabrizio Foni (1980), studioso del fantastico popolare, si è laureato in Letteratura italiana a Pisa e ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica a Trieste, usufruendo poi di una borsa di post-dottorato a Liège. Tra le sue pubblicazioni: le monografie Alla fiera dei mostri (Tunué, 2007) e Piccoli mostri crescono (Perdisa Pop, 2010), e la cura delle antologie Il gran ballo dei tavolini (Nerosubianco, 2008) e Ottocento nero italiano (Aragno, 2009, con C. Gallo). Assieme a Luciano Curreri ha curato il volume collettaneo Un po’ prima della fine? (Sossella, 2009), dedicato agli ultimi romanzi di Emilio Salgari e, con Álvaro Ceballos Viro e Riccardo Trani, la riedizione bilingue di Seis días fuera del mundo/Sei giorni fuori dal mondo di Juan Pérez Zúñiga (Nerosubianco, 2011).
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